Il fallimento di Bagnoli Futura non ci coglie di sorpresa perché nel DNA del Piano Urbanistico Esecutivo era già scritta la sua prematura estinzione.
Si è voluto caparbiamente portare avanti un piano improponibile che non ha voluto considerare una realistica analisi costi-benefici, senza la quale, come è noto, ogni discernimento progettuale non può trovare ospitalità.
Solo oggi, in grave ritardo, l’Amministrazione Comunale si è resa conto che la collocazione delle attività turistiche, poste perpendicolarmente alla costa, la realizzazione di un porto che avrebbe comportato il suo futuro insabbiamento, la proposta megalomane di un parco a verde di 120 ettari, non potevano reggere al reale confronto con gli investimenti imprenditoriali. D’altra parte la conferma dell’impraticabilità operativa del Piano è stata confermata dalle tre gare per la vendita dei suoli andate deserte e che prevedevano un introito teorico di 21 milioni di euro a beneficio delle vuote casse di Bagnoli Futura. Quello che lascia sconcertati è che si è voluto dare ascolto più alle demagogiche tesi di vari comitati, che spesso giocano irresponsabilmente sulla pelle dell’economia della città, che non a quelle delle associazioni imprenditoriali e delle categorie professionali che da anni denunciano la non procedibilità del Piano di Bagnoli. Basti pensare che il Comune di Napoli sta imponendo, anche illegittimamente, non avendo economie da spendere, che il verde attrezzato previsto dagli operatori privati all’interno dei Piani urbanistici esecutivi, sia gestito per dieci anni dai proprietari delle future residenze, con il risultato che gli acquirenti troveranno grosse difficoltà a gestire i costi di tale imprevista imposizione; conseguentemente non si comprende come l’Amministrazione potrà gestire e manutenere 120 ettari di alberi e piante. Crediamo che l’unica soluzione possibile sia quella di creare: un boulevard fronte mare dove ospitare gli alberghi, ridurre l’estensione del parco a verde con inserimento di funzioni che rendano accattivante la sua percorribilità e che compensino i costi della manutenzione, spostare il porto nella protetta insenatura naturale di Nisida, individuare unità minime di intervento più ridotte che consentano di contenere i prezzi di vendita dei suoli. Queste ed altre soluzioni dovranno trovare spazio nella riformulazione del nuovo Piano di Bagnoli che, a prescindere dal fallimento della STU, deve essere celermente portato avanti.
E’ necessario però che il Sindaco abbia il coraggio di essere direttamente parte dirigente della proposta, senza farsi condizionare da lobby di potere intellettuale che spesso pongono dannosi veti pur di vedersi investite di un ruolo che spetta soprattutto all’Amministrazione ed agli investitori economici.
Il Presidente di Confedertecnica Regione Campania: Arch. Marco Ciannella
Mercoledì 28 Maggio 2014 (ore 9.00/13.00) Napoli – Via Medina, 63 (c/o Confartigianato Napoli)
Il seminario, organizzato con Assotermica, in collaborazione con Confartigianato Napoli ed in partnership con MielePiù, è rivolto ad installatori, manutentori e progettisti di impianti di climatizzazione estiva ed invernale che, a partire dal prossimo 1° giugno 2014, saranno tenuti alla compilazione del nuovo Libretto di impianto e dei nuovi Rapporti di efficienza energetica(DM 10 febbraio 2014 e DPR n. 74/2013).
Con il recente Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 10 febbraio 2014 è stato pubblicato l’atteso modello di libretto d’impianto per la climatizzazione, unitamente ai nuovi rapporti di efficienza energetica previsti dal DPR n. 74/2013.
Sia il nuovo Libretto, che sostituisce gli attuali "libretti d'impianto" e "libretti di centrale" conformi ai modelli del 2003, sia i nuovi Rapporti, che subentrano ai vecchi allegati F e G, dovranno essere compilati a partire dal prossimo 1° giugno 2014.
Il seminario intende illustrare le principali novità, al fine di supportare gli operatori (installatori, manutentori e progettisti) nella corretta compilazione della nuova modulistica.
PROGRAMMA
ore 9.00: REGISTRAZIONE PARTECIPANTI
ore 9.15: SALUTI: Ing. Michele MACALUSO (Direttore ANEA)
ore 9.30: INTERVENTI TECNICI
ore 9.30-11.00
Ing. Alberto MONTANINI (Presidente ASSOTERMICA):
- Il nuovo Libretto per la climatizzazione: aspetti tecnici, obblighi ed opportunità
INTERVALLO
ore 11.15-13.00
Ing. Valentina D’ACUNTI (Capogruppo “Caldaie ad uso civile” di ASSOTERMICA):
- I nuovi rapporti di efficienza energetica: illustrazione delle caratteristiche e delle novità, con esempi di compilazione
ore 13.00: CHIUSURA LAVORI
Per ulteriori informazioni:
Segreteria Organizzativa ANEA Tel. 081 419528 Fax 081 409957
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – web: www.anea.eu
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo il 17 maggio aderisce alla Notte dei Musei, promossa dal Consiglio d’Europa nei 47 Paesi aderenti, aprendo con ingresso a 1 euro in tutta Italia dalle 20:00 alle 24:00 le porte di numerosi monumenti, musei e aree archeologiche statali. Grazie all’intesa con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, inoltre, saranno aperti alle stesse condizioni i siti culturali civici. L’apertura straordinaria sarà l’occasione per i cittadini e i turisti di godere del patrimonio artistico italiano al di fuori dei consueti orari di visita e di scoprirlo in una veste nuova grazie alle centinaia di iniziative previste tra concerti, visite tematiche e percorsi guidati. Per l’occasione gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia del corso di animazione della sede di Torino e del corso di cinematografia d’impresa della sede di Milano hanno prodotto due video a sostegno della campagna di comunicazione dell’iniziativa, visibili on line sui siti www.beniculturali.it e www.snc.it e scaricabili sul canale Youtube del MiBACT
http://www.youtube.com/user/beniculturali.
Per ulteriori informazioni, dettagli e aggiornamenti sui siti aperti consultare il sito del MiBACT www.beniculturali.it o telefonare al numero verde 800991199.
ANCI, ANCE, Assoimmobiliare, Consiglio Nazionale degli Architetti, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, INU e Legambiente hanno risposto alla chiamata di AUDIS (Associazione Aree Urbane Dismesse – www.audis.it) e venerdì 16 maggio 2014 a Moderna saranno protagonisti del convegno nazionale: “Rigenerare Italia. Ruoli, obiettivi, strumenti per ripartire dalle città”.
Organizzato con la collaborazione del Comune di Modena, l’evento AUDIS è in programma dalle ore 9,30 presso il Teatro Fondazione Collegio San Carlo (via San Carlo, 5 – Modena).
Nell’occasione sarà presentato il “Documento sulla rigenerazione urbana” redatto da AUDIS che negli anni ha messo a fuoco una cultura della rigenerazione urbana grazie al continuo confronto sui principali problemi procedurali, tecnici, economici e sociali che hanno portato a strumenti come la “Carta della rigenerazione urbana” e la “Matrice della Qualità Urbana”. Con il Convegno Nazionale AUDIS rilancia i temi maturati in questi anni sottolineando l’importanza dell’applicazione di strumenti adeguati e di soluzioni puntuali, per dare un impulso al riequilibrio funzionale delle città italiane, come alternativa all’occupazione di nuovi territori non urbanizzati.
“Con questo documento – sottolinea Elisabetta Meucci, Presidente AUDIS e Assessore alle Politiche del Territorio e Patrimonio non abitativo del Comune di Firenze – presentiamo un pacchetto di proposte finalizzate a rilanciare gli interventi di rigenerazione urbana. Vuole essere una piattaforma sulla quale confrontarsi e possibilmente raggiungere una vasta condivisione di tutti gli interlocutori interessati. Per questo fa particolarmente piacere che le principali Associazioni abbiano aderito al nostro appello, ci abbiano aiutato nel definire il contenuto del documento e siano a Modena, venerdì per presentarlo insieme a noi. Sarà un momento focale per fare il punto sulle città in Italia: solo dalle città può ripartire la ripresa”.
Con Elisabetta Meucci aprirà il convegno Gabriele Giacobazzi, Assessore alla Programmazione e gestione del territorio del Comune di Modena: "Anche nel lavoro di elaborazione del Psc di Modena è stata messa al centro la rigenerazione urbana e i contenuti del documento che verrà presentato in occasione del convegno di venerdì rappresentano una utile occasione di riflessione anche per il nostro territorio, oltre che concreti punti di partenza per un'azione di rigenerazione condivisa a livello regionale e nazionale".
Nella mattinata - con il coordinamento di Marina Dragotto (Direzione Scientifica AUDIS) - riferiranno Roberto D’Agostino (già Presidente Audis), Lorenzo Bellicini (Direttore Cresme), Dionisio Vianello (Presidente Onorario Audis), Umberto Mosso (Risorse per Roma SpA), Federico Vanetti (Dla Piper Italia) e Matteo Tabasso (Siti Torino).
La sessione pomeridiana mette invece a confronto il versante pubblico e sociale con quello privato degli operatori. Con il coordinamento di Guglielmo Pelliccioli, fondatore de “Il Quotidiano Immobiliare”, interverranno molti portatori di interesse: Anci con Andrea Ferrazzi (delegato Anci per l’urbanistica e Assessore al Comune di Venezia), Ance con Domenico Cherio (Vicepresidente e responsabile Edilizia e Territorio), Assoimmobiliare con Luciano Manfredi, Leopoldo Freyrie (Presidente Consiglio nazionale architetti), Maurizio Tira (Presidente del Centro nazionale studi urbanistici del Consiglio Nazionale degli Ingegneri), Silvia Viviani (Presidente INU), Andrea Poggio (Vicepresidente Legambiente). Trarrà infine le conclusioni Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
La partecipazione al Convegno è gratuita previa iscrizione. Informazioni presso Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il corso fornisce conoscenze e competenze per realizzare ed erogare percorsi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro in conformità al Decreto Interministeriale 6 marzo 2013 'Criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro' Infortuni sul lavoro in calo del 9% merito anche della formazione. Dati confortanti ma serve prevenzione Per migliorare la sicurezza sul lavoro in Italia è necessario affiancare alle norme e ai regolamenti, iniziative concrete, incentivi economici, oltre alla diffusione di una cultura della SSL e di responsabilità sociale per l'impresa. In questo quadro generale, la formazione dei docenti-formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro è un elemento fondamentale ed imprescindibile per ottenere un luogo di lavoro a norma.I dati Eurisko sulle denunce degli infortuni sul lavoro, sono confortanti, in calo del 9% rispetto al 2011 e del 23% rispetto al 2008. In calo del 9% rispetto al 2011 e del 27% rispetto al 2008 anche le morti sul lavoro, ma è necessario continuare a lavorare per prevenire gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali. FormaSicuro, Organismo Paritetico Nazionale per la formazione professionale e la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, il 18-19-20 Giugno, presso la sede di FormaSicuro in Via Cesare Beccaria, 16 Roma (Fermata Metro A - Flaminio), organizza un corso per formare i formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro.Un corso rivolto a tutti coloro che intendano accrescere le proprie competenze nel campo della formazione e, nel contempo, acquisire uno dei sei criteri previsti dal Decreto Interministeriale 6 marzo 2013 per la qualificazione del formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro. I tre incontri intendono fornire ai partecipanti le conoscenze e le competenze necessarie per progettare, realizzare ed erogare percorsi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro nei diversi contesti produttivi. La partecipazione al corso, superato l'esame finale, consentirà di acquisire uno dei sei criteri stabiliti dal Decreto Interministeriale 6/03/2013 'Criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro'.Inoltre sarà possibile, senza ulteriori costi, partecipare ad un modulo aggiuntivo di 4 ore, valido come aggiornamento per RSPP, sul tema dei rischi psicosociali, tematica oggetto della campagna europea di promozione degli ambienti di lavoro più sani e sicuri 2014-2015 – EUOSHA.
DURATA E ARTICOLAZIONE DEL CORSO Il percorso formativo in didattica, della durata complessiva di 24 ore, si compone di tre moduli della durata di 8 ore ciascuno. A seguire, il modulo aggiuntivo di 4 ore. Le quattro giornate di formazione saranno così articolate: I Modulo: il processo formativo e le sue fasi: Dall’apprendimento degli adulti alla progettazione di un corso di formazione in materia di salute e sicurezza; II Modulo: Progettare un intervento formativo: “che cosa insegno” e “ come insegno”; III Modulo: Gestione di un intervento formativo in materia di salute e sicurezza: laboratorio esperenziale; IV Modulo aggiuntivo e valido come aggiornamento RSPP: Valutazione e gestione dei rischi da stress lavoro correlato. FormaSicuro è l'Organismo Paritetico Nazionale per la formazione professionale e la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro istituito con CCNL 10 luglio 2008 da UGL e FEDERTERZIARIO. La mission di FormaSicuro è promuovere la professionalità e diffondere la cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con un costante ed attivo impegno per lo sviluppo del sistema sicurezza. FormaSicuro svolge e certifica la formazione in materia di sicurezza, supporta le imprese nell'individuare soluzioni tecniche e organizzative per garantire e migliorare la tutela della salute e sicurezza offrendo loro consulenza tecnica, normativa e progettuale.
È stato inaugurato nei giorni scorsi a Marghera-Venezia "Nave de Vero", il nuovo centro commerciale progettato da Tecnostudio (Mestrino, Padova) che ne ha firmato il progetto esecutivo e seguito la direzione lavori.
Il complesso, del Gruppo Corio, si distingue per design all'avanguardia, materiali di prima qualità (vetro, acciaio, pietra, legno), finiture di pregio, ridotto impatto ambientale, elevate prestazioni energetiche e, anche, una viabilità circostante migliorata a vantaggio dell'intera area urbana in cui è inserito.
L'edificio – progetto preliminare dello studio Milanese&Modena di Mestre e realizzazione del Gruppo Moretti di Brescia per conto della società B.L.O. s.r.l. di Venezia – è il primo centro commerciale in Italia ad aver ottenuto la certificazione Breeam-Interim Certificate (BRE Environmental Assessment Method/Europe Commercial 2009-Retail). Si tratta di uno tra i più esigenti protocolli di valutazione ambientale a livello internazionale, che stabilisce lo standard di bioedilizia di più alta qualità rappresentando, di fatto, il criterio utilizzato come riferimento per valutare la performance ambientale delle costruzioni, sia in fase di realizzazione (qualità degli ambienti interni, materiali utilizzati,...) che rispetto ai consumi di acqua ed energia nel suo funzionamento quotidiano e al suo impatto sull'ambiente (uso efficiente delle risorse, riduzione dei consumi energetici e utilizzo di energie rinnovabili, ecologia del sito, corretta gestione dei rifiuti,...). Di Manens-Tifs (Verona) è il progetto, la direzione lavori degli impianti e la consulenza per la certificazione BREEAM.
Numerose le scelte costruttive operate a garanzia della sostenibilità ambientale: dalla ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore ad alto rendimento, alla realizzazione di una vasca per il recupero dell'acqua piovana, e poi ancora un impianto fotovoltaico e pavimentazioni permeabili fotocatalitiche in grado di abbattere gli inquinanti presenti nell'aria, inoltre le elevate prestazioni energetiche hanno permesso la classificazione energetica del Centro in A+.
Una superficie coperta di 40.000 metriquadri, con un ipermercato di circa 6.000 e gallerie per oltre 15.000; 120 unità commerciali, tra cui aree di ristorazione, e poi uffici, parcheggi interni ed esterni. La struttura si sviluppa su tre piani: un seminterrato a parcheggio, due piani fuori terra per le attività commerciali, infine la copertura a impianti.
Il complesso alterna in modo funzionale e armonico materiali assai diversi fra loro, come acciaio, calcestruzzo, vetro, legno, pietra... Il tamponamento perimetrale è realizzato con pannelli prefabbricati a taglio termico ventilati, in parte lisci e in parte con matrice esterna che riprende la venatura del legno con coloritura "in pasta"; davanti ai pannelli lisci vi è una controfacciata ventilata realizzata con piastrelle rifinite in legno.
La luce rappresenta uno degli elementi centrali dell'edificio. A partire dalla galleria, illuminata in modo naturale attraverso grandi lucernari, la cui struttura è caratterizzata da travi semicurve in legno lamellare. E poi i controsoffitti, con luci posizionate in modo da richiamare l'effetto "onde del mare" e "gole luminose". L'illuminazione artificiale completa quella naturale fondendosi con l'architettura in modo sapientemente studiato e calibrato, creando movimenti suggestivi e valorizzando ogni spazio.
Tutta l'area dedicata alla ristorazione si affaccia su una grande piazza sovrastata da un'ampia e scenografica cupola, anch'essa in vetro, con "spicchi" trasparenti e opachi. E poi ancora, tredici ascensori di cui quattro panoramici, scale e tappeti mobili.
La pavimentazione, infine, è in pietra botticino levigata con disegni geometrici.
Originale e d'impatto il design complessivo, che porta la firma di Design International di Londra: l'edificio si presenta come una grande nave dal cui fianco emerge un vascello in vetro e acciaio - da qui il nome del complesso -, ospitante l'ingresso principale e costituito da facciate vetrate a tutta altezza esternamente racchiuse da una struttura in acciaio "a canestro". L'elemento marittimo - a ricordare che la città in cui sorge il centro commerciale non è solo la Porto Marghera delle grandi industrie, ma anche e soprattutto una realtà portuale da valorizzare - ritorna nel "faro" situato in posizione centrale alle gallerie, tra i due piani. Avvolto su un fianco da una scenografica scalinata in acciaio e vetro, ospita all'interno altre unità commerciali.
Il simbolismo tipico delle strutture per il tempo libero si traduce con la metafora della nave, nella visione complessiva, in cui l'edificio si rappresenta come un bastimento di altri tempi con le stive cariche di merci e come un veliero di vetro che prende forma nell'atrio di ingresso con una stiva accogliente.
Il punto di forza della struttura è la capacità di trasmettere al fruitore l'impressione di trovarsi in un luogo aperto, attraverso una molteplicità di fuochi visivi, l'utilizzo di superfici curve e la varietà di volumi che creano un ambiente dinamico.
Con l'obiettivo di riqualificare l'intera area urbana circostante, in accordo con il Comune di Venezia sono stati realizzati, sempre da Tecnostudio e insieme a Studio Iter, importanti progetti infrastrutturali per il miglioramento della viabilità e delle condizioni di sicurezza di tutta la zona. Tra le opere realizzate: quattro ponti di cui due sul Canale Tron e uno sul Canale Lusore; un sottopasso carraio per l'accesso alle aree a parcheggio seminterrato; un sottopasso ciclo-pedonale; quattro rotatorie di cui una sulla SS 309 – Romea di 150 metri di diametro esterno; l'interramento della linea d'alta tensione per un chilometro; tre chilometri di strade; oltre 30.000 metri quadri di parcheggi coperti e altrettanti di parcheggi scoperti; sistemazioni varie del verde, aiuole, ecc.
L’area del Golfo si rivela sempre più strategica per le esportazioni italiane di marmi e graniti, lavorati e semilavorati. Lo sviluppo infrastrutturale in Qatar ha fatto aumentare le importazioni dall’Italia dai 15,7 milioni di euro del 2012, ai 45,6 milioni del 2013. In questi giorni, Marmomacc, in collaborazione con Confindustria Marmomacchine, guida nell’emirato una collettiva di 13 aziende alla ricerca di nuovi mercati e opportunità di business.
Con una performance positiva anche nel primo mese dell’anno, grazie a 13,3 milioni di euro di controvalore (+6,3% su gennaio 2013), il Medio Oriente si conferma meta privilegiata per l’export di marmi e graniti italiani (fonte Osservatorio Marmomacc su base Istat). I mercati dell’area del Golfo hanno assorbito, nel 2013, materiali lapidei lavorati e semilavorati made in Italy pari a 242 milioni di euro, in crescita del 13,7% rispetto ai 213 milioni totalizzati nell’anno precedente.
Nella regione spicca in particolare il Qatar, verso cui le esportazioni tricolore di pietra naturale sono aumentate dai 15,7 milioni di euro del 2012 ai 45,6 milioni del 2013. Paese in forte sviluppo urbanistico in vista dei Mondiali di calcio del 2022, il piccolo emirato sta creando, dalla sabbia del deserto, intere città con grattacieli, resort extralusso e centri commerciali, senza dimenticare un mega-ponte di 40 chilometri per collegare Doha con Manama, nel Bahrein.
Proprio in questi giorni, il settore delle costruzioni si sta dando appuntamento a Doha, per la terza edizione di Qatar Stone Tech (12-15 maggio), salone focalizzato sulla pietra e sulle tecnologie di lavorazione che si svolge nell’ambito dell’11ª edizione di Project Qatar, l’iniziativa di riferimento nel Paese per il settore delle infrastrutture, della progettazione e delle costruzioni.
Anche l’Italia è presente con una collettiva di aziende riunite sotto il brand di Marmomacc, la più importante manifestazione internazionale di Veronafiere dedicata agli operatori del comparto marmo-lapideo. Fanno parte della trasferta, organizzata da Marmomacc in collaborazione con Confindustria Marmomacchine, Bagnara Nikolaus, Breton, De Franceschi Marmi, Mec, La Borghigiana, MarmiCarrara, Gmm, Colombo & C., Berti Sisto & C. Industria Pietra Serena, P-Porfidi, Innova Stone, Gmc, insieme alla ditta, Kamen Pazin, dalla Croazia.
L’attività di Marmomacc (Verona, 24-27 settembre 2014) nella promozione del business e della cultura legati al mondo della pietra naturale, infatti, è rafforzata da un calendario di eventi internazionali che vede protagonisti, oltre a Medio Oriente, Stati Uniti, Brasile e Nord Africa.
Da quest’anno il Salone internazionale triennale delle macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia si arricchisce della presenza di Asphaltica, Salone delle soluzioni e tecnologie per pavimentazioni, sicurezza e infrastrutture viarie. Sono 445 gli espositori presenti, di cui 106 stranieri da 27 Paesi. Riello: «Veronafiere sta già lavorando all’edizione di Samoter 2017». Mantovani: «Forti investimenti sull’incoming di buyer, con missioni commerciali da 40 nazioni».
Un incremento delle vendite del 2% nel 2014, per arrivare ad un più 7% nel 2015 (stime studio Unacea): dopo sei anni di profonda crisi in cui ha perso l’80% del mercato nazionale, il comparto delle macchine italiane per costruzioni intravede i primi spiragli di ripresa. Segnali positivi a poche ore dal via della 29ª edizione di Samoter, Salone internazionale triennale delle macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia, in programma da giovedì 8 a domenica 11 maggio 2014 a Veronafiere (www.samoter.it). L’evento si conferma momento di incontro, scambi commerciali ed analisi per un comparto che, nonostante la delicata congiuntura economica, resta fondamentale per lo sviluppo del sistema industriale.
Il 2014 segna il 50º anniversario dalla prima edizione ed è importante per la compresenza di Asphaltica, Salone delle soluzioni e tecnologie per pavimentazioni, sicurezza e infrastrutture viarie (www.asphaltica.it), che amplia e completa i settori merceologici tradizionali della manifestazione, grazie alla partnership tra Veronafiere e Siteb, l’Associazione italiana bitume asfalto strade. Per Ettore Riello, presidente di Veronafiere, «la storia di Samoter è il punto di forza di questa manifestazione che non si ferma nonostante le difficoltà, che crede nel settore e si sta impegnando sin da ora per progettare l’edizione 2017 con nuove modalità coinvolgendo, sull’esempio di quanto fatto per altre rassegne di Veronafiere, sempre di più le aziende e le associazioni realmente rappresentative e capaci di dare valore aggiunto ai propri associati. Modalità di fare fiera che hanno dimostrato nel tempo tutta la loro validità».
Quest’anno Samoter rappresenta l’unico evento di riferimento in Europa, offrendo un osservatorio privilegiato per fare il punto e guardare al futuro del mondo del construction dove, in attesa della ripresa del mercato interno, le esportazioni di macchine movimento terra sono state, nel 2013, pari a 2,4 miliardi di euro, con un calo del 4% rispetto all'anno precedente. L'attivo della bilancia commerciale continua ad essere molto consistente con 2,1 miliardi di euro, ma anch'esso flette del 3% rispetto al 2012 (fonte Unacea su base Istat).
L’estero costituisce quindi la via privilegiata per lo sviluppo del comparto e Veronafiere, attraverso Samoter, è strumento a servizio dell’internazionalità, con 106 espositori stranieri su 445, in rappresentanza di 27 Paesi: Albania, Austria, Australia, Belgio, Canada, Cina, Emirati Arabi Uniti, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, India, Irlanda, Israele, Olanda, Repubblica Ceca, Repubblica della Corea del Sud, Russia, San Marino, Serbia, Singapore, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera e Turchia.
«Veronafiere con Samoter intende dare il proprio contributo – dichiara Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – rilanciando sul fronte della progettualità e della definizione di ulteriori investimenti per consentire ad uno dei comparti strategici per l’economia e l’occupazione nazionali di riprendere a camminare. In particolare, nell’ottica di fare da volano all’export delle imprese, si è puntato molto sull’incoming di operatori esteri, concentrandoci in modo deciso su Sud America, Nord Africa, Est e Nord Europa».
Veronafiere, insieme alle Camere di Commercio e agli uffici ICE di Roma, ha lavorato per incrementare l’incoming di missioni commerciali di buyer e operatori specializzati provenienti da 40 nazioni: Algeria, Arabia Saudita, Azerbaijan, Belgio, Bosnia, Brasile, Camerun, Croazia, Egitto, Equador, Francia, Germania, Giordania, Indonesia, India, Iran, Iraq, Libia, Malesia, Marocco, Messico, Mozambico, Norvegia, Palestina, Perù, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Singapore, Slovenia, Spagna, Sudafrica, Svezia, Svizzera, Tailandia, Tunisia, Turchia e Ucraina.
Nella definizione di priorità e obiettivi di questa edizione della fiera hanno collaborato come parte attiva anche le aziende e le associazioni, riunite in un comitato di indirizzo che conta Anima- Aisem, ANFIA, Ascomac, Assodimi, Cantiermacchine, Comamoter, Ucomesa e Unacea.
Filo rosso di Samoter 2014 è il tema della sostenibilità nella filiera delle costruzioni (“Sustain.ability”), nell’ottica di responsabilità economica, sociale ed ambientale. La manifestazione vuole fornire un’occasione di approfondimento, analizzando da diverse prospettive la sicurezza e l’attenzione al processo edilizio, il rapporto tra ambiente ed economia, le norme e le leggi sui cantieri, i prodotti e gli strumenti, l’etica e la progettazione. Tematiche riprese anche da Asphaltica che dà grande spazio alle “green roads”: soluzioni per realizzare strade con materiali alternativi e riciclabili al 100%, caratterizzate da tecnologie a basso impatto ambientale e bassi consumi energetici.
Sempre con il supporto delle associazioni Samoter ospita un calendario di oltre 40 tra eventi, convegni e seminari di formazione dedicati ai settori movimento terra, sollevamento, stradale, veicoli, frantumazione, perforazione e calcestruzzo.
Samoter 2014, inoltre, è un importante momento di confronto ed approfondimento: se lo sviluppo scientifico e la promozione del comparto delle costruzioni hanno il loro riferimento nel Premio Internazionale Samoter, il Premio Internazionale Innovazione Samoter dà visibilità ai produttori di macchine e tecnologie che presentano, in anteprima, le innovazioni costruttive e funzionali. In occasione del 50º anniversario di Samoter saranno presenti alla premiazione gli ambasciatori dei Paesi che dal 1973 – anno di debutto del Premio Internazionale Samoter – hanno ricevuto il riconoscimento.
ll.mo Presidente del Consiglio - On. Matteo Renzi
Confedertecnica Campania ( Confederazione dei Sindacati del comparto tecnico), come da Lei sollecitato, Le fa pervenire le seguenti proposte necessarie allo snellimento delle procedure burocratiche nel campo edilizio ed urbanistico che da sole potrebbero accelerare gli investimenti privati nel settore immobiliare:
1) Abolizione, in sede comunale, delle Commissioni Edilizie ed Urbanistiche che servono solo a creare inutili centri di potere a beneficio di tecnici delegati dalla politica.
2) Riconoscimento legale delle asseverazione tecnico-amministrative da parte dei professionisti nell'ambito delle procedure edilizie, in sostituzione delle autorizzazioni dirigenziali., con eventuale controllo degli atti dichiarati successivamente all'inizio lavori.
3) Attivare seriamente lo Sportello Unico in edilizia (attualmente solo sulla carta) e rilascio delle autorizzazioni edilizie anche attraverso la Conferenza dei servizi che deve essere dialogante con il proponente sulle soluzioni progettuali e non rigidamente ostativa.
4) La Conferenza dei Servizi deve prevedere che se un' Amministrazione (compresa la Soprintendenza) o l' Ufficio competente non si presenta o, in alternativa, non invii il proprio parere alla data della convocazione, deve valere a tutti gli effetti, senza possibilità di deroga, il silenzio-assenso.
5) Modificare l'art. 20 della legge 241/90 e s.m.i. per la parte che prevede la non applicabilità dei 60 giorni per il silenzio-assenso relativo ai vincoli paesaggistici, ambientali e per la pubblica incolumità. Tale vincolo dovrebbe valere solo per le grandi opere, mentre per le piccole e medie opere edilizie dovrebbe valere sempre il silenzio-assenso e comunque mai il silenzio- rifiuto.
6) L'autorizzazione sismica se non rilasciata entro 60 gg. deve essere validata dal solo collaudatore in corso d'opera, evidenziando che il Genio Civile non rispetta mai i 60 giorni previsti , facendo anche trascorrere molti mesi prima del rilascio dell'autorizzazione sismica, con la conseguente impossibilità di iniziare i lavori anche in presenza di regolari permessi a costruire, con grave danno economico rispetto al programma di investimento imprenditoriale.
7) Imporre che tutte le pratiche edilizie ed urbanistiche da presentare agli Uffici competenti debbano essere presentate solo su supporto informatico e/o per via telematica. Infatti non è più possibile che ogni Ufficio competente richieda sempre almeno due copie cartacee complete del progetto con problema anche per l'archiviazione di dette pratiche, in polverosi cantinati.
8) In presenza di un Piano Urbanistico Particolareggiato, il successivo Permesso a costruire deve essere legittimato sempre (non a discrezione) dalla sola autocertificazione da parte del progettista, avendo il P.U.A. già definito a monte : parametri, indici, distacchi, materiali, planivolumetrico,ecc.
9) Limitare i Regolamenti Attuativi delle Leggi relativi allo snellimento procedurale, in quanto la dirigenza, privata dal potere decisionale, cerca sempre, attraverso strumentali interpretazioni, di impadronirsi di nuovo dell'iter procedurale snellito.
10) Modificare le norme previste dal D.vo 163/2006 per quanto riguarda gli affidamenti progettuali. Eliminare la possibilità della progettazione interna agli Uffici con compenso del 2%. Tale privilegio ha di fatto bloccato ogni possibilità di produzione del reddito da parte dei liberi professionisti che sono esclusi quasi sempre dagli affidamenti, in quanto i dipendenti non vogliono rinunciare all'appetibile insperato ulteriore guadagno, facendo, in tal modo, concorrenza sleale ai liberi professionisti e sguarnendo gli uffici pubblici del personale necessario per le attività ordinarie.
Il risultato è che i progetti elaborati dagli Uffici spesso sono impresentabili (non avendo gli strumenti operativi ed in alcuni casi le competenze) ma ugualmente validati in quanto , in tal caso,non vi è differenza tra il ruolo del controllore e quello del controllato.
Inoltre il limite dell'esperienza tecnica, previsto nelle gare di affidamento, dovrebbe essere sempre esteso almeno agli ultimi 20 anni, in quanto il limite dei 10 anni previsto non è compatibile con la crisi di mercato che da più di dieci anni si manifesta. Non è possibile, infatti, che un professionista che ha progettato una scuola 11 anni prima della gara, non sappia più progettare. Si elimina, in tal modo, il valore della stessa laurea !!. Vi è necessità, inoltre, di individuare un Centro Unico per le gare di affidamento progettuale che dovrebbe configurarsi nello stesso istituto regionale, evitando il proliferare di elenchi comunali e modalità di gare di ogni tipo.
Si evidenzia, inoltre, che molti finanziamenti europei non trovano collocazione per mancanza di progetti, dovuta dal fatto che gli Uffici non sono in condizione di progettare con i parametri europei e, nel contempo, non avviano le gare per gli affidamenti esterni per mancanza di coperture di bilancio che, invece, per tale tipo di finanziamento, potrebbero essere espletate anche sub-conditio all'avvenuto finanziamento, salvo il riconoscimento comunque della sola quota parcellare del progetto preliminare, in qualità di rimborso spese..
Queste ed altre procedure di snellimento possono trovare spazio nei deliberati governativi. Confedertecnica Campania si riserva di esplicitare in modo più puntuale quanto sinteticamente espresso.
Sperando nell'accoglimento delle proposte, inviamo cordiali saluti. Arch. Marco Ciannella- Presidente Confedertecnica Campania
Si terrà lunedì 05 maggio 2014 alle ore 15.30 presso l'auditorium "Giovanni Paolo II" al Viale Atlantici 69, l'evento formativo "Riforma degli ordinamenti, fiscalità e professione, responsabilità penali nell'esercizio della professione". Ai partecipanti verranno riconosciuti 4 crediti formativi professionali (CFP) a valere per l'anno 2014, relativamente all'obbligo formativo in merito alle materie ordinistiche quali le norme professionali e deontologiche per gli architetti
PROGRAMMA
SALUTI ED INTRODUZIONE
Arch. Michele Orsillo
Presidente dell'Ordine P.P.C. di Benevento e provincia
RIFORMA DELLA PROFESSIONE
Arch. Matteo Capuani
Consiglliere Nazionale Architetti P.P.C. - Presidente Dipartimento Progetto ed Innovazione
FISCALITA' E PROFESSIONE
Arch. Paolo Pisciotta
Consiglliere Nazionale Architetti P.P.C. - Presidente del Centro Studi
RESPONSABILITÀ PENALI NELL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE PRINCIPALI E RICORRENTI INFRAZIONI DEL C.P.P. IN CUI INCORRONO GLI ARCHITETTI
Dott. Aldo Fiale
Presidente III Sezione Penale Corte Suprema di Cassazione
Info e Contatti
Ordine degli Architetti di Benevento
Telefono e Fax - 0824.47634
Cellulare - 393.9786984
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.