Ordine degli Architetti della provincia di Napoli.
Richiesta della documentazione contabile.
Dopo aver aspettato in silenzio e rispettosamente, che venissero compiute le attività e le procedure concesse dalla legge, per far valere le proprie ragioni, sono lieta poter informare tutti i colleghi architetti dei risultati raggiunti.
Come alcune persone sapranno, avevo fatto richiesta di visionare la documentazione, relativa alla contabilità e rendiconto anni di consiliatura 2013-2015. Questa mia richiesta non aveva trovato accoglimento, motivando il diniego con alcune eccezioni, che non mi erano sembrate giuste.
Appare a tutti naturale, che prima di approvare un bilancio e di qualsiasi natura, gli iscritti debbano potere visionare gli atti, prima di esprimere compiutamente il proprio voto. Questo non era accaduto a Napoli e quindi espressi in pubblica assemblea, convocata per il 15 ottobre 2015, il mio dissenso motivato. Produssi anche n.5 mozioni d’ordine, affinché venissero posticipati i lavori, per dare la possibilità agli interessati di visionare i documenti contabili.
Allego volentieri una copia delle n.5 mozioni presentate al tavolo di Presidenza e la nota di accompagnamento che certamente saranno state incluse nel verbale. Anche se, a tutt’oggi, non c’è notizia di tale verbale nel sito ufficiale.
I lavori proseguirono, riscontrando un’esigua presenza di partecipanti. Ci fu anche la dichiarazione di voto di un altro iscritto, che lamentava la mancata consegna dei documenti da visionare. Alla fine, si procedette comunque alla votazione; vennero raccolti n.3 voti contrari e penso anche un’astensione, mentre la rimanenza dei partecipanti approvò.
Immagino che queste circostanze debbano risultare dal verbale, se e quando verrà pubblicato.
Nel frattempo, ritenendo di aver subito una restrizione dei miei diritti e confortata anche dal non essere stata l’unica persona dissidente, presentai ricorso alla Commissione per l’Accesso agli Atti Amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma.
L’adita Commissione, con provvedimento espresso il 17 dicembre 2015, comunicato, sia a me che al Consiglio dell’Ordine degli architetti di Napoli, in data 30 dicembre 2015, ha accolto favorevolmente le mie rimostranze.
Come si può leggere nel pronunciamento, che si allega, l’Ordine aveva eccepito che l’accesso agli atti non era sufficientemente motivato e che Io avessi solo un intento esplorativo e riguardasse atti della Fondazione Ordine Architetti di Napoli.
L’Alta Commissione, contrariamente a quanto sostenuto dall’Ordine, ha dichiarato trattarsi di “interesse diretto, concreto ed attuale”, al fine di poter esercitare il proprio diritto di voto!.
Altrimenti, scusate, ma perché si perderebbe tanto tempo, nel convocare tutti gli iscritti, per poi impedire loro di visionare tutte le carte?
I Commissari della Presidenza del Consiglio hanno pure invitato l’Ordine a reperire presso la Fondazione Architetti di Napoli gli atti che riguardano la costituzione di quest’ultima; atti che, però, dovrebbero essere già in possesso dell’Ordine, che, non a caso, ha elargito alla medesima Fondazione la … bellezza di decine di migliaia di euro! E l’Ordine non ha tali documenti?
Sono ormai scaduti i termini di legge concessi e l’Ordine non mi ha messo a disposizione copia di tutti gli atti contabili; quindi provvederò a richiedere al T.A.R. di Napoli, che venga riconosciuto questo diritto.
Diritto, non solo di una giovane iscritta, ma di tutti gli Architetti!
Sarà importante, anzi direi basilare, sancire che da oggi in avanti debbano essere rispettate tutte le richieste; anche di una semplice iscritta, la quale aveva solo cercato di capire bene, prima di alzare la mano.
Angela Cardenia
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