In Italia, industria e mercato delle macchine da costruzione in ripresa: nel primo quadrimestre del 2016 l’export ha raggiunto 816,7 milioni di euro (+1,6%) e l’import 210,3 milioni di euro (+13,8%).
I maggiori player del mercato di macchine movimento terra e da costruzione rispondono presente: CASE CE, Hyundai, Kobelco e Komatsu sono i primi grandi espositori ad aderire alla 30ª edizione di SaMoTer, la manifestazione triennale di settore in programma a Veronafiere dal 22 al 25 febbraio 2017 (www.samoter.it). Per Komatsu si tratta di una riconferma dopo l’edizione 2014, per CASE e Hyundai di un ritorno, mentre per la nipponica Kobelco, il 2017 segnerà il debutto assoluto sulla piazza fieristica italiana.
SaMoTer, dal 1964, rappresenta la rassegna di riferimento nel Paese per il comparto del construction equipment. Il prossimo appuntamento alla Fiera di Verona, con focus sulla gestione e prevenzione delle emergenze ambientali, si svolgerà in contemporanea ad Asphaltica, salone dedicato a tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza e infrastrutture viarie, e Transpotec Logitec, rassegna su trasporti e logistica.
«La conferma della presenza di queste grandi case produttrici – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – è un segnale molto importante. Significa che le aziende internazionali sono pronte ad investire su un evento che ritengono strategico per il mercato italiano delle macchine da costruzione, finalmente in ripresa. Con il nuovo format di SaMoTer e le iniziative messe in campo da Veronafiere stiamo quindi lavorando nella giusta direzione: costruire una fiera sempre più a misura delle reali necessità di business e formazione di espositori e operatori».
A certificare un cambio di rotta nella produzione e nell’acquisto di macchinari e attrezzature in Italia, dopo il punto più basso toccato nel 2013, sono gli ultimi dati elaborati dall’Outlook SaMoTer-Veronafiere. Le esportazioni, infatti, hanno raggiunto 816,7 milioni di euro nel primo quadrimestre del 2016, in crescita dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Bene anche sul fronte dell’import: da gennaio ad aprile 2016, il Paese ha totalizzato un controvalore di 210,3 milioni di euro, in aumento del 13,8% sui primi quattro mesi del 2015.
Veronafiere, con Médinit, promuove arredamento e finiture d’interni made in Italy nel Sultanato.
Le ville venete diventano modello per i palazzi e gli arredamenti dell’Oman.
Veronafiere, con la sua controllata Médinit, è impegnata a promuovere nel Sultanato il patrimonio culturale delle storiche ville del ‘500 italiano. L’occasione è la partecipazione alla 3ª edizione di IDF Oman, manifestazione dedicata a finiture d’interno, settore del lusso, tessile, illuminazione e arredo bagno, in programma da oggi e fino mercoledì 17 febbraio a Muscat (www.idfoman.com).
Il progetto “The Villa”, patrocinato dall’Istituto regionale Ville Venete, coinvolge le aziende italiane che oggi riproducono, in chiave moderna, lo stile ed i temi cari al Palladio applicati nel campo dell’arredamento e delle ristrutturazioni. Si tratta di un segmento dell’artigianato made in Italy molto apprezzato in Oman, Paese che, nel 2016, ha stanziato 27 miliardi di dollari per investimenti proprio nel settore immobiliare e delle costruzioni di alta fascia.
«Con Médinit – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – siamo presenti con una piattaforma espositiva specializzata in un Paese che ammira l’eccellenza del prodotto italiano e ha ottime capacità di spesa, senza contare il ruolo del Sultanato quale hub verso Medio Oriente e Asia».
Sponsor di questa IDF Oman 2016 è ancora il brand Maserati. La precedente edizione della rassegna ha registrato la presenza di oltre 5mila operatori specializzati e buyer su invito.
A Las Vegas, al via oggi TISE – The International Surface Event (20-22 gennaio), rassegna di riferimento in Nord America per il settore della pietra naturale, delle superfici e della ceramica. Veronafiere presente all’evento con StonExpo/Marmomacc Americas, il salone dedicato al mondo del marmo. Sono 25 le aziende che fanno parte della collettiva di espositori organizzata dalla Fiera di Verona. In programma due giorni di incontri b2b e formazione professionale con la Marmomacc Stone Academy.
Verona, 20 gennaio 2016 – Nel terzo trimestre del 2015 i prodotti lapidei italiani crescono ancora sul mercato statunitense. Lo confermano gli ultimi dati sull’export diffusi dall’Osservatorio Marmomacc su base Istat: da gennaio a settembre, le esportazioni negli Usa di pietre tagliate, modellate e finite hanno registrato un controvalore di 336 milioni di euro, in aumento del 29,4% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Il balzo in avanti per marmi e graniti made in Italy riguarda anche il resto del continente americano che, nel complesso, vede un incremento del 25,2% della presenza di lavorati dall’Italia.
Un risultato positivo che arriva nel corso della giornata inaugurale di TISE – The International Surface Event, appuntamento di riferimento in Nord America per i comparti della pietra naturale, delle superfici, dei rivestimenti e della ceramica industriale, nato dall’unione di tre saloni StonExpo/Marmomacc Americas, Surfaces e Tile Expo e in programma a Las Vegas dal 20 al 22 gennaio
L’evento vede protagonista la Fiera di Verona, organizzatrice – in partnership con Informa Group – di StonExpo/Marmomacc Americas, il salone che all’interno di TISE è dedicato al marmo. Veronafiere, infatti, grazie a Marmomacc, la più importante rassegna internazionale su pietre, tecnologie e design (Verona, 28 settembre-1 ottobre 2016), detiene la leadership mondiale tra le manifestazioni di settore (www.marmomacc.com).
A Las Vegas sono 25 le aziende che fanno parte della collettiva ospitata all’interno del Veronafiere International Pavilion su oltre 900 metri quadrati e provenienti da Italia, India, Portogallo, Turchia, Francia e San Marino. Si tratta di espositori di StonExpo/Marmomacc Americas e – per la prima volta – di Surfaces. In mostra, oltre ad una selezione di materiali lapidei, anche macchine e tecnologie di lavorazione, utensili diamantati per taglio, trasformazione e lucidatura del marmo, senza dimenticare i prodotti per la cura delle superfici in pietra.
Durante TISE, in aggiunta agli incontri b2b, Veronafiere – attraverso Marmomacc Stone Academy – riserva ampio spazio alla formazione professionale (con rilascio dei crediti formativi) per gli addetti ai lavori. Il 20 gennaio si tiene l’Architect Day: una giornata di worshop, seminari e walking tour riservata ad architetti e designer.
Il 21 gennaio, invece, è la volta delle iniziative per interior designer e distributori. Nello stesso giorno è in programma anche la cerimonia di consegna del Grande Pinnacle Award, premio che Veronafiere conferisce allo studio di architettura associato MIA (Marble Institute of America) che nel 2015 ha realizzato il miglior progetto che valorizza l’uso della pietra naturale. Vincitore di quest’anno è Walker Zanger, con il Park Hyatt Hotel di New York.
Una panoramica dei mercati più promettenti per i costruttori italiani che guardano all’export. Segnali incoraggianti soprattutto in Medio Oriente ma anche negli Stati Uniti e in Canada, oltre che in Indonesia e in Africa.
Verona, 29 aprile 2014. Per tutti gli addetti ai lavori, Samoter, Salone internazionale per le macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia, insieme ad Asphaltica, Salone delle soluzioni e tecnologie per pavimentazioni stradali, sicurezza e infrastrutture (Veronafiere, 8-11 maggio 2014), rappresentano l'occasione per fare il punto sul mercato internazionale e per sviluppare previsioni sul prossimo futuro. Secondo le rilevazioni dell'Associazione Tedesca dei Costruttori di Macchine da Costruzione, la VDMA, si registra una leggera flessione di domanda nei paesi del cosiddetto BRIC (Brasile Russia India e Cina) mentre il mercato dà segnali incoraggianti soprattutto in Medio Oriente ma anche negli Stati Uniti e in Canada, oltre che in Indonesia e in qualche misura in Africa.
In Europa, le previsioni non si discostano molto da quelle degli anni scorsi. Germania, Francia, Svizzera e Nord Europa, sembrano essersi lasciati alle spalle gli anni bui, mentre rimangono delle perplessità sulla reale ripartenza delle costruzioni in Portogallo Spagna e purtroppo anche Italia. In ogni caso i costruttori tedeschi sono moderatamente ottimisti, visto che VDMA afferma di aver registrato, dall'inizio dell'anno, un aumento degli ordini nell'ordine del 7%.
Analizzando più da vicino alcuni dei mercati esteri più interessanti, sicuramente la Russia nei prossimi anni sarà tra i principali obiettivi per due ragioni: da un lato la Federazione Russa ha la necessità di potenziare e modernizzare la rete stradale, dall'altro la produzione delle imprese locali è assolutamente inadeguata, per volumi e qualità alla richiesta. Oggi l'import domina il mercato russo: secondo gli ultimi dati disponibili, nei primi sei mesi del 2013 le importazioni (in termini monetari) hanno raggiunto l'83,2% del mercato. Parliamo di oltre 130 miliardi di rubli.
Sempre ad est, segnali positivi si registrano anche in Romania, dove il numero delle case in costruzione dopo quattro anni consecutivi di calo è di nuovo in aumento. Nel 2013 a Bucarest, per esempio, la crescita è stata di oltre il 16%. Anche sul fronte delle infrastrutture stradali ed autostradali la Romania ha in programma investimenti per circa 1,5 miliardi di euro nei prossimi mesi con una necessità di finitrici, livellatrici e rulli.
Guardando all'area del Medio Oriente, è interessante focalizzare l'attenzione su un Paese fino ad oggi poco considerato, l'Iran. Negli ultimi anni, il nuovo governo di Hassan Rohani, nonostante l'embargo economico sia ancora formalmente in vigore, ha cercato di aprire a migliori relazioni politiche, ma soprattutto economiche con l'Europa. C'è una fortissima volontà di attrarre investimenti e imprese europee nel Paese e quelle del settore costruzioni sono tra le più ambite. L'Iran infatti ha un piano di sviluppo delle infrastrutture (ferrovie, porti e autostrade soprattutto) molto significativo e parallelamente ha un assoluto bisogno di sviluppare l'edilizia residenziale. Secondo l'Iran Imports Books tra i macchinari più richiesti figurano, scavatrici, gru e macchine movimento terra.
Infine i Paesi ASEAN (Association of South East Asian Nations) che assommano una popolazione di oltre 550 milioni di persone tra Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia, Brunei, Vietnam, Laos, Birmania oggi Myanmar e Cambogia, crescono ad un tasso annuale del 5% con investimenti anche stranieri in crescita. In particolare i paesi più sviluppati del gruppo come Singapore e Burnei hanno visto crescere l'industria edilizia in maniera esponenziale. L’Asean Business News riporta che il settore privato ha continuato a dominare l’attività edile della regione con un aumento di quota di quasi 70% nel primo quadrimestre del 2013. Resort e hotel di lusso stanno pianificando di espandere le proprie attività con l’apertura di più di 4000 stanze in Indonesia per i prossimi anni.
Da una panoramica generale, considerando gli alti tassi di crescita economica dei paesi considerati e la necessità di infrastrutture, il settore edilizio risulta particolarmente interessante in Indonesia, Vietnam, Thailandia e Singapore che sembrano essere i paesi con migliori prospettive.
L’Italia si conferma ancora leader mondiale nella lavorazione e commercializzazione della pietra naturale. Risultati positivi sui mercati esteri: buone performance per le esportazioni di prodotto finito e semilavorato dirette verso il continente americano (+18,9%), i Paesi dell’Est Europa (+12,1%), il Nord Africa (+26,6%) e il Medio Oriente (+12,9%). Leggera contrazione della domanda di marmo made in Italy, invece, in Europa (-1,1%).
Verona, 25 marzo 2014. Terzo anno di crescita consecutivo per l’industria italiana della pietra naturale. Marmi e graniti made in Italy hanno chiuso il 2013 ancora in positivo, forti di un export che ha raggiunto – tra prodotti lavorati e grezzi – 1 miliardo e 880 milioni di euro, con un incremento del 6,6% rispetto al 2012.
Lo dicono i dati Istat rielaborati dall’Osservatorio di Marmomacc, la più importante fiera internazionale dedicata a marmo, design e tecnologie, la cui 49ª edizione è in programma a Veronafiere, dal 24 al 27 settembre
Il prodotto italiano, finito e semilavorato è sempre più richiesto all’estero nei campi delle costruzioni, dell’interior design e del contract. Continente americano (+18,9%), Paesi dell’Est Europa (+12,1%), Nord Africa (+26,6%), Medio Oriente (+12,9%) fanno registrare aumenti della domanda a doppia cifra. In controtendenza l’Europa, principale mercato di sbocco per controvalore, con 625,6 milioni di euro di ordinativi nel 2013: qui la crisi morde ancora, con una flessione dell’1,1 per cento.
La bilancia commerciale fortemente export oriented, unita alla stagnazione del comparto interno legato all’edilizia, fanno sì che anche nel 2013, le importazioni italiane di marmo – tra prodotto finito, semilavorato e blocchi grezzi – abbiamo registrato un’ulteriore contrazione del 4,8%, attestandosi a 382 milioni di euro.
In merito al prodotto grezzo, i maggiori fornitori delle aziende italiane si confermano India, con 68,6 milioni di euro (-5,6%) e Brasile che, con 55,9 milioni di euro nel 2013, vede aumentare le proprie quote del 5,9 per cento.
Per quanto riguarda i distretti produttivi della Penisola, il testa a testa è ancora tra Veneto e Toscana che nel 2013 hanno esportato prodotti lapidei finiti, rispettivamente, per 493,3 milioni di euro (+7,3%) e 492,1 milioni di euro (+8%).
SCENARIO COMPLESSIVO IMPORT/EXPORT ITALIA 2013: PRODOTTI LAPIDEI GREZZI (pietre ornamentali e da costruzione, calcare, pietra da gesso, creta e ardesia), FINITI E SEMILAVORATI
Nel 2013 le esportazioni complessive italiane di marmi e graniti finiti e semilavorati, grezzi (pietre ornamentali e da costruzione, calcare, pietra da gesso, creta e ardesia), hanno toccato quota 1 miliardo e 880 milioni di euro contro 1 miliardo e 764 milioni di euro del 2012 (+6,6%).
Le importazioni totali hanno registrato un’inversione di tendenza, attestandosi a 382 milioni di euro contro 401,2 milioni del 2012 (-4,8%).
Nel dettaglio, l’esportazione di grezzi (pietre ornamentali e da costruzione, calcare, pietra da gesso, creta e ardesia) è stata pari a 380,5 milioni di euro, contro i 359,3 milioni del 2012 (+5,9%). In calo, invece, le importazioni di materiale grezzo attestatasi a 274,6 milioni di euro contro i 278,6 milioni di euro dello scorso anno (-1,5%).
Per quanto riguarda i materiali lavorati e semilavorati, le esportazioni sono state pari a 1 miliardo e 500 milioni di euro contro 1 miliardo e 405 milioni di euro (+6,7%); le importazioni hanno registrato 107,4 milioni di euro contro 122,6 milioni di euro del 2012 (-12,4%).
DETTAGLIO PRODOTTI FINITI E SEMILAVORATI
In crescita nel 2013 il comparto dei materiali lavorati e semilavorati: le esportazioni sono state pari a 1 miliardo e 500 milioni di euro contro 1 miliardo e 405 milioni di euro (+6,7%); viceversa in calo le importazioni che hanno registrato 107,4 milioni di euro contro 122,6 milioni di euro del 2012 (-12,4%).
Per quanto riguarda le macro aree, le esportazioni sono in calo verso i mercati europei dell’1,1 per cento (625,6 milioni di euro contro 632,5 milioni di euro); in forte crescita verso i Paesi americani per un controvalore complessivo di 439,7 milioni di euro contro 369,6 milioni di euro (+18,9%); in crescita anche quelle verso i mercati asiatici del 6,2% (352,1 milioni contro 331,5 milioni) e quelli dell’Africa del 16,3% (60,6 milioni di euro contro 52,1 milioni di euro). In crescita le esportazioni verso l’Oceania del 13,% (22 milioni di euro contro 19,4 milioni di euro).
Passando alle specifiche aree, su tutti spiccano le esportazioni verso gli Stati Uniti che hanno registrato un controvalore di 357,7 milioni di euro contro 279,7 milioni di euro (+27,9%); in calo le esportazioni verso il mercato canadese del 17,0 per cento (43,6 milioni di euro contro 52,6 milioni di euro). Nell’area americana in crescita il Messico con importazioni per 12,6 milioni di euro contro 11,1 milioni di euro (+14,2%).
In Europa si registra il calo delle esportazioni verso la Germania per un controvalore di 143,2 milioni di euro contro 161,6 milioni (-11,4%). In tendenza positiva altri mercati: esportazioni in aumento verso la Svizzeradell’1,3% (104,8 milioni di euro contro 103,5 milioni di euro), Francia del 4% (72,7 milioni di euro contro 70,0 milioni di euro), Regno Unito del 3,4% (50,5 milioni di euro contro 48,8 milioni di euro); in calo le esportazioni verso l’Austria dell’8,6% (32,8 milioni di euro contro 35,9 milioni di euro) così come quelle verso la Spagna del 34,2 % (8,5 milioni di euro contro 12,9 milioni di euro. In calo anche quelle verso i Paesi Bassi dell’1,4% (11,9 milioni di euro contro 12,1 milioni di euro) e Belgio del 10,9% (12,9 milioni di euro contro 14,5 milioni di euro).
In crescita, nel 2013, le esportazioni verso le aree legate ai Paesi dell’Est Europa: verso Turchia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Ucraina, Russia, Azerbaigian, Kazakistan, Turkmenistan, Slovenia, Croazia le esportazioni sono state complessivamente di 166,4 milioni di euro contro 148,5 milioni di euro (+12,1%), di cui il mercato russo costituisce il punto di riferimento con importazioni per 57,0 milioni di euro contro 46,6 milioni di euro, in crescita del 22,3 per cento.
In crescita le esportazioni verso il bacino del Mediterraneo (Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Libia) che hanno registrato una crescita pari ad un controvalore di 50,4 milioni di euro contro 39,8 milioni di euro (+21%). Tra i mercati, quello marocchino costituisce il punto di riferimento dell’area con importazioni per 27,0 milioni di euro contro 24,9milioni di euro (+8,4%); Libia in forte ripresa nel 2013 con un controvalore di 11,7 milioni di euro contro 3,9 milioni di euro (+200%).
Consistenti incrementi nelle esportazioni si sono registrati verso i mercati del Medio Oriente (Libano, Israele, Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein, Qatar, Emirati Arabi) per un controvalore di 222,8 milioni di euro contro 198,6 milioni di euro (+12.9%). In particolare, esportazioni in aumento del 18,8% verso gli Emirati Arabi (49,3 milioni di euro contro 41,5 milioni di euro), del 190% verso il Qatar (45,6 milioni di euro contro 15,7 milioni di euro) e del 9,8% verso il Kuwait (25,6 milioni di euro contro 23,3 milioni di euro) che controbilanciano il forte calo verso l’Arabia Saudita (81,0 milioni di euro contro 103,4 milioni di euro).
In calo le esportazioni di prodotto finito anche in Cina nel 2013 pari a 24,4 milioni di euro contro 25,3 milioni di euro (-3,6%), in calo anche le importazioni italiane di prodotti cinesi finiti passate da 30,2 a 35,1 milioni di euro (-13,8%).
In calo le esportazioni verso l’India pari a 15,0 milioni di euro contro 18,0 milioni di euro (-16,6%) così come le importazioni italiane di prodotto finito dal Paese indiano pari a 23,5 milioni di euro contro 27,2 milioni di euro (-13,6%). In calo pure le esportazioni verso Hong Kong pari a 11,4 milioni di euro contro 13,8 milioni di euro (-17,4%).
DETTAGLIO PRODOTTI LAPIDEI GREZZI
Numeri positivi, a conferma di un consolidamento, per l’export di prodotto grezzo aumentato, nel 2013, del 5,9 per cento: l’esportazione di grezzi (pietre ornamentali e da costruzione, calcare, pietra da gesso, creta e ardesia) è stata di 380,5 milioni di euro contro i 359,3 milioni del 2012 (+5,9%).
Nel dettaglio spiccano le esportazioni verso l’Asia pari a 253,5 milioni di euro, in crescita del 6,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Cina: registrate esportazioni per un controvalore di 109,9 milioni di euro contro 92,9 milioni di euro del 2012 (+18,3%).
India: in calo le esportazioni di materiale grezzo che si sono attestate in 68,6 milioni di euro contro 72,7 milioni di euro (-5,6%).
Complessivamente le esportazioni di prodotto grezzo verso i Paesi europei sono state di 66,9 milioni di euro contro 64,5 milioni di euro (+3,7%); quelle verso l’Africa di 45,7 milioni di euro contro 43,7 milioni di euro (+4,8%).
In calo le importazioni italiane di prodotto grezzo attestatasi a 274,6 milioni di euro contro i 278,6 milioni di euro dello scorso anno (-1,5%). Il Brasile costituisce il maggior fornitore per le aziende italiane con 55,9 milioni di euro nel 2013 contro 52,8 milioni di euro (+5,9%) dello stesso periodo dello scorso anno. In calo anche le importazioni di materiale grezzo dall’India: 68,6 milioni di euro 72,7 contro milioni di euro (-5,6%) in calo anche quelle dal Sudafrica (19,4 milioni di euro contro 22 milioni di euro).
DETTAGLIO DISTRETTI PRODUTTIVI REGIONALI: EXPORT PRODOTTO FINITO E SEMILAVORATO
Veneto. Il Veneto ha esportato, nel 2013, prodotti lapidei finiti per un controvalore di 493,3 milioni di euro contro 459,6 milioni di euro del 2012 (+7,3%). La regione è guidata dal Distretto del Marmo e delle Pietre che fa capo alle province di Verona (+4,7% nel 2013, con un controvalore di esportazioni pari a 390,2 milioni di euro contro 372,8 milioni di euro del 2012) e Vicenza (+15,4% nel 2013, con un controvalore di esportazioni pari a 70 milioni di euro). I mercati di riferimento sono principalmente Germania e Stati Uniti.
Toscana. La Toscana, attraverso i distretti di Massa Carrara e Lucca, detiene col Veneto la leadership nazionale nelle esportazioni di marmi, graniti ed agglomerati. La Toscana ha esportato, nel 2013, prodotti lapidei finiti per un controvalore di 492,1 milioni di euro contro 455,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2012 (+8%). Tra i mercati di riferimento spiccano quelli di Stati Uniti, Russia e Medio Oriente. In crescita sia Massa Carrara(+12,4% nel 2013 con un controvalore di esportazioni pari a 328,9 milioni di euro) sia Lucca (+0,4% nel 2013 con un controvalore di esportazioni pari a 135,1 milioni di euro).
Lombardia. La Lombardia ha esportato, nel 2013, prodotti lapidei finiti per un controvalore di 135,1 milioni di euro contro 125,7 milioni di euro del 2012 (+7,5%). In crescita la provincia di Bergamo che ha esportato prodotti lapidei finiti per un controvalore di per un controvalore di 45,1 milioni di euro contro 38,0 milioni di euro (+18,6%); in crescita anche le esportazioni delle aziende di Brescia per un controvalore di 24,7 milioni di euro contro 22,8 milioni di euro. In calo Milano (controvalore di 23,1 milioni di euro contro 25,7 milioni di euro), stabile Sondrio (per un controvalore di 16,8 milioni di euro contro 16,3 milioni di euro) e in crescita Como (per un controvalore di 16,1 milioni di euro contro 14 milioni di euro). Mercati di riferimento continuano ad essere Stati Uniti, Medio Oriente, India e Cina.
Sicilia. In crescita la Sicilia che ha esportato, nel 2013, per un controvalore di 92,1 milioni di euro contro 84,9 milioni di euro (+8,5%). In crescita le aziende di Trapani che hanno esportato prodotti lapidei finiti per un controvalore di 53,3 milioni di euro contro 47,7 milioni di euro (+11,7%), mentre quelle di Ragusa hanno esportato per un controvalore di 26,9 milioni di euro contro 23,8 milioni di euro (+13,2%). In calo Palermo che haesportato per un controvalore di 7,1 milioni di euro contro 8,3 milioni di euro (-14,8%). Tra i mercati di spicco Arabia Saudita ed Emirati Arabi.
Trentino Alto Adige. Il Trentino Alto Adige ha esportato, nel 2013, prodotti lapidei finiti per un controvalore di per un controvalore di 64,1milioni di euro contro 68 milioni di euro (-5,7%). Nello specifico in crescita le esportazioni delle aziende di Trento per un controvalore di 38,7 milioni di euro contro 37,9 milioni di euro (+2%); in calo quelle di Bolzano per un controvalore di 25,3 milioni di euro contro 30 milioni di euro (-15,5%) del 2012. Sia per Trento che Bolzano i mercati di riferimento sono sempre quelli tedeschi, svizzeri e francesi.
Friuli Venezia Giulia. Il Friuli Venezia Giulia, guidato dalla provincia di Udine, ha esportato, nel 2013, prodotti lapidei finiti per un controvalore di 36,2 milioni di euro contro 33,6 milioni di euro (+7,6 %). In calo Udine che ha esportato per un controvalore di 21,4 milioni di euro contro 23,4 milioni di euro del 2012 (-8,5%); Pordenone in crescita con esportazioni per 7,6 milioni di euro contro 4,2 milioni di euro del 2012.
Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria. Piemonte e Valle d’Aosta, guidate dalle province di Verbano-Cusio-Ossola ed Aosta, hanno esportato, nel 2013, prodotti lapidei finiti per un controvalore di 46,2 milioni di euro contro 43,3 milioni di euro (+6,8%). In calo la provincia di Verbano-Cusio-Ossola che ha esportato per un controvalore di 21,8 milioni di euro contro 22,1 milioni di euro (-1,6%). Torino in crescita con 12,2 milioni di euro contro 7,2 milioni di euro.
La Liguria ha esportato, nel 2013, prodotti lapidei finiti per un controvalore di 22,1 milioni di euro contro 17,1 milioni di euro (+28,9%), in aumento le esportazioni di La Spezia per un controvalore di 12,5 milioni di euro contro 9,3 milioni di euro. Tra i mercati di riferimento dell’area spiccano Svizzera e Francia.
Emilia Romagna in crescita. L’Emilia Romagna, guidata dalla provincia di Modena, ha esportato, nel 2013, prodotti lapidei finiti per un controvalore di 34,9 milioni di euro contro 29,6 milioni di euro in crescita del 17,8%. Nella regione in crescita le esportazioni di Modena con 16,8 milioni di euro contro 13,3 milioni di euro (+26,4%), Bologna con 5,8 milioni di euro contro 5,2 milioni di euro (+10,8%) e Ravenna con 5,5 milioni di euro contro 3,7 milioni di euro. Tra i maggiori mercati di sbocco spiccano quelli francesi e statunitensi.
Lazio. Il Lazio, guidato dalla provincia di Roma, ha esportato prodotti lapidei finiti, nel 2013, per un controvalore di 36,6 milioni di euro contro 39,8 milioni di euro (-8,%). In calo le esportazioni delle aziende di Roma che hanno esportato prodotti lapidei finiti per 28,7 milioni di euro contro 33,5 milioni di euro (-14,5%). Tra i mercati di riferimento si segnalano quelli di Stati Uniti, Medio Oriente e Spagna.
Puglia. La Puglia, guidata dalle province di Bari e Foggia, ha esportato prodotti lapidei finiti, nel 2013, per un controvalore di 19,5 milioni di euro contro 20 milioni di euro (-2,9%), In crescita le aziende di Foggia che hanno esportato prodotti lapidei finiti per un controvalore di 9,2 milioni di euro contro 10,4 milioni di euro (-11,3%).
Sardegna. La Sardegna, guidata dalla provincia di Nuoro, ha esportato prodotti lapidei finiti, nel 2013, per un controvalore di 4,5 milioni di euro contro 3,2 milioni di euro in crescita rispetto 2012. In crescita le esportazioni di Nuoro passate da 1,9 milioni di euro a 2,1 milioni di euro.
Mancano pochi mesi al via di Samoter 2014, il Salone Internazionale Triennale delle Macchine Movimento Terra, da Cantiere e per l'Edilizia, in programma dall'8 all'11 Maggio, che quest'anno ospiterà un nuovo appuntamento rivolto agli operatori della viabilità stradale: Asphaltica .
A seguito dell'accordo di collaborazione siglato con Siteb, l'Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade, Asphaltica si trasferisce a Verona in concomitanza con Samoter .
La nuova rassegna fieristica occuperà un'area di circa 23.000 mq. e ospiterà le tante innovazioni che caratterizzano un settore in costante evoluzione tecnologica. Nel 2014 saranno le Green Roads la grande attrazione di Asphaltica, ovvero le soluzioni per realizzare strade con materiali alternativi e riciclabili al 100%, caratterizzate da tecnologie a basso impatto ambientale e bassi consumi energetici.
Samoter rappresenta l'unico evento di riferimento in Europa nel 2014, offrendo un osservatorio privilegiato per fare il punto e guardare al futuro del mondo del construction dove, in attesa della ripresa del mercato interno ancora in flessione, l'export di macchinari made in Italy continua a fare la parte del leone, con 1,8 miliardi di euro di controvalore nei primi nove mesi del 2013. L'estero costituisce quindi la via privilegiata per lo sviluppo del comparto e Veronafiere , attraverso Samoter, è lo strumento a servizio dell'internazionalizzazione di questo importante segmento del sistema industriale italiano, che vale nel complesso oltre 2,5 miliardi di euro.
Ecco perchè i nuovi mercati sono al centro della prossima edizione di Samoter. Veronafiere, con la collaborazione delle Camere di Commercio e degli uffici ICE di Roma, ha lavorato e investito per incrementare l'incoming di missioni commerciali di grandi buyer e operatori specializzati provenienti da Europa (Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Spagna Portogallo, Regno Unito e Svizzera), Est Europa (Azerbaijan, Bulgaria, Moldavia, Polonia, Romania, Russia e Ucraina), Medio Oriente (Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Iran, Iraq, Libano, Palestina e Turchia), continente americano (Stati Uniti e Brasile) e africano (Algeria, Marocco, Mozambico, Sudafrica e Tunisia).